art by Mac Raboy - Wow Comics #5 - Fawcett Comics, Spring 1942.
Monday, 22 December 2014
Saturday, 20 December 2014
“The Divine Comedy” by Dante Alighieri (Inferno: Canto XVI) (in Italian)
Inferno:
Canto XVI
Gia` era in loco onde s'udia 'l rimbombo
de l'acqua che cadea ne l'altro giro,
simile a quel che l'arnie fanno rombo,
de l'acqua che cadea ne l'altro giro,
simile a quel che l'arnie fanno rombo,
quando tre ombre
insieme si partiro,
correndo, d'una torma che passava
sotto la pioggia de l'aspro martiro.
correndo, d'una torma che passava
sotto la pioggia de l'aspro martiro.
Venian ver noi, e
ciascuna gridava:
<<Sostati tu ch'a l'abito ne sembri
esser alcun di nostra terra prava>>.
<<Sostati tu ch'a l'abito ne sembri
esser alcun di nostra terra prava>>.
Ahime`, che piaghe
vidi ne' lor membri
ricenti e vecchie, da le fiamme incese!
Ancor men duol pur ch'i' me ne rimembri.
ricenti e vecchie, da le fiamme incese!
Ancor men duol pur ch'i' me ne rimembri.
A le lor grida il mio
dottor s'attese;
volse 'l viso ver me, e: <<Or aspetta>>,
disse <<a costor si vuole esser cortese.
volse 'l viso ver me, e: <<Or aspetta>>,
disse <<a costor si vuole esser cortese.
E se non fosse il foco
che saetta
la natura del loco, i' dicerei
che meglio stesse a te che a lor la fretta>>.
la natura del loco, i' dicerei
che meglio stesse a te che a lor la fretta>>.
Ricominciar, come noi
restammo, ei
l'antico verso; e quando a noi fuor giunti,
fenno una rota di se' tutti e trei.
l'antico verso; e quando a noi fuor giunti,
fenno una rota di se' tutti e trei.
Qual sogliono i
campion far nudi e unti,
avvisando lor presa e lor vantaggio,
prima che sien tra lor battuti e punti,
avvisando lor presa e lor vantaggio,
prima che sien tra lor battuti e punti,
cosi` rotando,
ciascuno il visaggio
drizzava a me, si` che 'n contraro il collo
faceva ai pie` continuo viaggio.
drizzava a me, si` che 'n contraro il collo
faceva ai pie` continuo viaggio.
E <<Se miseria
d'esto loco sollo
rende in dispetto noi e nostri prieghi>>,
comincio` l'uno <<e 'l tinto aspetto e brollo,
rende in dispetto noi e nostri prieghi>>,
comincio` l'uno <<e 'l tinto aspetto e brollo,
la fama nostra il tuo
animo pieghi
a dirne chi tu se', che i vivi piedi
cosi` sicuro per lo 'nferno freghi.
a dirne chi tu se', che i vivi piedi
cosi` sicuro per lo 'nferno freghi.
Questi, l'orme di cui
pestar mi vedi,
tutto che nudo e dipelato vada,
fu di grado maggior che tu non credi:
tutto che nudo e dipelato vada,
fu di grado maggior che tu non credi:
nepote fu de la buona
Gualdrada;
Guido Guerra ebbe nome, e in sua vita
fece col senno assai e con la spada.
Guido Guerra ebbe nome, e in sua vita
fece col senno assai e con la spada.
L'altro, ch'appresso
me la rena trita,
e` Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce
nel mondo su` dovria esser gradita.
e` Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce
nel mondo su` dovria esser gradita.
E io, che posto son
con loro in croce,
Iacopo Rusticucci fui; e certo
la fiera moglie piu` ch'altro mi nuoce>>.
Iacopo Rusticucci fui; e certo
la fiera moglie piu` ch'altro mi nuoce>>.
S'i' fossi stato dal
foco coperto,
gittato mi sarei tra lor di sotto,
e credo che 'l dottor l'avria sofferto;
gittato mi sarei tra lor di sotto,
e credo che 'l dottor l'avria sofferto;
ma perch'io mi sarei
brusciato e cotto,
vinse paura la mia buona voglia
che di loro abbracciar mi facea ghiotto.
vinse paura la mia buona voglia
che di loro abbracciar mi facea ghiotto.
Poi cominciai:
<<Non dispetto, ma doglia
la vostra condizion dentro mi fisse,
tanta che tardi tutta si dispoglia,
la vostra condizion dentro mi fisse,
tanta che tardi tutta si dispoglia,
tosto che questo mio
segnor mi disse
parole per le quali i' mi pensai
che qual voi siete, tal gente venisse.
parole per le quali i' mi pensai
che qual voi siete, tal gente venisse.
Di vostra terra sono,
e sempre mai
l'ovra di voi e li onorati nomi
con affezion ritrassi e ascoltai.
l'ovra di voi e li onorati nomi
con affezion ritrassi e ascoltai.
Lascio lo fele e vo
per dolci pomi
promessi a me per lo verace duca;
ma 'nfino al centro pria convien ch'i' tomi>>.
promessi a me per lo verace duca;
ma 'nfino al centro pria convien ch'i' tomi>>.
<<Se lungamente
l'anima conduca
le membra tue>>, rispuose quelli ancora,
<<e se la fama tua dopo te luca,
le membra tue>>, rispuose quelli ancora,
<<e se la fama tua dopo te luca,
cortesia e valor di`
se dimora
ne la nostra citta` si` come suole,
o se del tutto se n'e` gita fora;
ne la nostra citta` si` come suole,
o se del tutto se n'e` gita fora;
che' Guiglielmo
Borsiere, il qual si duole
con noi per poco e va la` coi compagni,
assai ne cruccia con le sue parole>>.
con noi per poco e va la` coi compagni,
assai ne cruccia con le sue parole>>.
<<La gente nuova
e i subiti guadagni
orgoglio e dismisura han generata,
Fiorenza, in te, si` che tu gia` ten piagni>>.
orgoglio e dismisura han generata,
Fiorenza, in te, si` che tu gia` ten piagni>>.
Cosi` gridai con la
faccia levata;
e i tre, che cio` inteser per risposta,
guardar l'un l'altro com'al ver si guata.
e i tre, che cio` inteser per risposta,
guardar l'un l'altro com'al ver si guata.
<<Se l'altre
volte si` poco ti costa>>,
rispuoser tutti <<il satisfare altrui,
felice te se si` parli a tua posta!
rispuoser tutti <<il satisfare altrui,
felice te se si` parli a tua posta!
Pero`, se campi d'esti
luoghi bui
e torni a riveder le belle stelle,
quando ti giovera` dicere "I' fui",
e torni a riveder le belle stelle,
quando ti giovera` dicere "I' fui",
fa che di noi a la
gente favelle>>.
Indi rupper la rota, e a fuggirsi
ali sembiar le gambe loro isnelle.
Indi rupper la rota, e a fuggirsi
ali sembiar le gambe loro isnelle.
Un amen non saria
potuto dirsi
tosto cosi` com'e' fuoro spariti;
per ch'al maestro parve di partirsi.
tosto cosi` com'e' fuoro spariti;
per ch'al maestro parve di partirsi.
Io lo seguiva, e poco
eravam iti,
che 'l suon de l'acqua n'era si` vicino,
che per parlar saremmo a pena uditi.
che 'l suon de l'acqua n'era si` vicino,
che per parlar saremmo a pena uditi.
Come quel fiume c'ha
proprio cammino
prima dal Monte Viso 'nver' levante,
da la sinistra costa d'Apennino,
prima dal Monte Viso 'nver' levante,
da la sinistra costa d'Apennino,
che si chiama
Acquacheta suso, avante
che si divalli giu` nel basso letto,
e a Forli` di quel nome e` vacante,
che si divalli giu` nel basso letto,
e a Forli` di quel nome e` vacante,
rimbomba la` sovra San
Benedetto
de l'Alpe per cadere ad una scesa
ove dovea per mille esser recetto;
de l'Alpe per cadere ad una scesa
ove dovea per mille esser recetto;
cosi`, giu` d'una ripa
discoscesa,
trovammo risonar quell'acqua tinta,
si` che 'n poc'ora avria l'orecchia offesa.
trovammo risonar quell'acqua tinta,
si` che 'n poc'ora avria l'orecchia offesa.
Io avea una corda
intorno cinta,
e con essa pensai alcuna volta
prender la lonza a la pelle dipinta.
e con essa pensai alcuna volta
prender la lonza a la pelle dipinta.
Poscia ch'io l'ebbi
tutta da me sciolta,
si` come 'l duca m'avea comandato,
porsila a lui aggroppata e ravvolta.
si` come 'l duca m'avea comandato,
porsila a lui aggroppata e ravvolta.
Ond'ei si volse inver'
lo destro lato,
e alquanto di lunge da la sponda
la gitto` giuso in quell'alto burrato.
e alquanto di lunge da la sponda
la gitto` giuso in quell'alto burrato.
'E' pur convien che
novita` risponda'
dicea fra me medesmo 'al novo cenno
che 'l maestro con l'occhio si` seconda'.
dicea fra me medesmo 'al novo cenno
che 'l maestro con l'occhio si` seconda'.
Ahi quanto cauti li
uomini esser dienno
presso a color che non veggion pur l'ovra,
ma per entro i pensier miran col senno!
presso a color che non veggion pur l'ovra,
ma per entro i pensier miran col senno!
El disse a me:
<<Tosto verra` di sovra
cio` ch'io attendo e che il tuo pensier sogna:
tosto convien ch'al tuo viso si scovra>>.
cio` ch'io attendo e che il tuo pensier sogna:
tosto convien ch'al tuo viso si scovra>>.
Sempre a quel ver c'ha
faccia di menzogna
de' l'uom chiuder le labbra fin ch'el puote,
pero` che sanza colpa fa vergogna;
de' l'uom chiuder le labbra fin ch'el puote,
pero` che sanza colpa fa vergogna;
ma qui tacer nol
posso; e per le note
di questa comedia, lettor, ti giuro,
s'elle non sien di lunga grazia vote,
di questa comedia, lettor, ti giuro,
s'elle non sien di lunga grazia vote,
ch'i' vidi per
quell'aere grosso e scuro
venir notando una figura in suso,
maravigliosa ad ogne cor sicuro,
venir notando una figura in suso,
maravigliosa ad ogne cor sicuro,
si` come torna colui
che va giuso
talora a solver l'ancora ch'aggrappa
o scoglio o altro che nel mare e` chiuso,
talora a solver l'ancora ch'aggrappa
o scoglio o altro che nel mare e` chiuso,
che 'n su` si stende,
e da pie` si rattrappa.
Friday, 19 December 2014
“Para Navidad” by St. Therese of Avila (in Spanish)
Pues el amor
nos ha dado Dios,
ya no hay que
temer,
muramos los dos.
Danos el Padre
a su único Hijo:
hoy viene al
mundo
en pobre cortijo.
¡Oh gran
regocijo,
que ya el hombre
es Dios!
no hay que temer,
muramos los dos.
Mira, Llorente
qué fuerte
amorío,
viene el inocente
a padecer frío;
deja un señorío
en fin, como
Dios,
ya no hay que
temer,
muramos los dos.
Pues ¿cómo,
Pascual,
hizo esa
franqueza,
que toma un sayal
dejando riqueza?
Mas quiere
pobreza,
sigámosle nos;
pues ya viene
hombre,
muramos los dos.
Pues ¿qué le
darán
por esta
grandeza?
Grandes azotes
con mucha
crudeza.
Oh, qué gran
tristeza
será para nos:
si esto es verdad
muramos los dos.
Pues ¿cómo se
atreven
siendo
Omnipotente?
¿Ha de ser muerto
de una mala
gente?
Pues si eso es,
Llorente,
hurtémosle nos.
¿No ves que Él lo
quiere?
muramos los dos.
Thursday, 18 December 2014
“The Ass and the Grasshopper” by Aesop (in English)
An Ass having
heard some Grasshoppers chirping, was highly enchanted; and, desiring to
possess the same charms of melody, demanded what sort of food they lived on to
give them such beautiful voices.They replied, "The dew." The Ass
resolved that he would live only upon dew, and in a short time died of hunger.
Even a fool
is wise-when it is too late!
Wednesday, 17 December 2014
“Ossa Mea” by Alphonsus de Guimaraens (in Portuguese)
II
Mãos de finada,
aquelas mãos de neve,
De tons
marfíneos, de ossatura rica,
Pairando no ar,
num gesto brando e leve,
Que parece
ordenar mas que suplica.
Erguem-se ao
longe como se as eleve
Alguém que ante
os altares sacrifica:
Mãos que
consagram, mãos que partem breve,
Mas cuja sombra
nos meus olhos fica...
Mãos de esperança
para as almas loucas,
Brumosas mãos que
vêm brancas, distantes,
Fechar ao mesmo
tempo tantas bocas...
Sinto-as agora,
ao luar, descendo juntas,
Grandes, magoadas, pálidas, tateantes,
Cerrando os olhos
das visões defuntas...
Tuesday, 16 December 2014
Untitled Poem by José Thiesen (in Portuguese)
Meu amor, pelo teu, amante.
Teu amor, pelo meu, enquanto
Meu amor pelo teu, garante.
Teu amor, pelo meu, enquanto
Meu amor pelo teu, garante.
Monday, 15 December 2014
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